Farmacia 4.0: come accedere al credito d’imposta

Tecnologie avanzate e nuove soluzioni digitali hanno permesso di migliorare l’efficienza e la qualità del servizio di molti settori, tra i quali quello farmaceutico. Per incentivare gli investimenti in queste tecnologie è nato nel 2021 il credito di imposta per beni strumentali 4.0 a sostegno delle spese sostenute dalle imprese. Anche per il 2024 e il 2025 le farmacie possono accedere al credito di imposta per l’investimento in beni strumentali finalizzati alla transizione digitale e tecnologica. Un’importante opportunità per automatizzare i processi interni e offrire servizi sempre più puntuali e all’avanguardia.

Cos’è il credito d’imposta beni strumentali 4.0?

Il credito d’imposta per beni strumentali 4.0 è un incentivo fiscale introdotto dal governo italiano per supportare le imprese che investono in tecnologie avanzate. L’obiettivo è promuovere la trasformazione digitale e tecnologica delle attività produttive italiane, nell’ambito del Piano Nazionale Transizione 4.0.

Le aziende che acquistano tecnologie funzionali a questo obiettivo possono accedere a un credito d’imposta che varia in base al tipo e al valore dei beni. In particolare, l’agevolazione incentiva gli investimenti in macchinari e attrezzature che contribuiscono all’efficienza e alla sostenibilità dei processi produttivi.

Nel settore delle farmacie, il credito d’imposta può essere utilizzato ad esempio per l’acquisto di tecnologie computerizzate, apparecchiature digitali, come i distributori automatici di farmaci o i sistemi di gestione del magazzino interconnessi, riducendo l’onere fiscale e favorendo l’innovazione tecnologica.

Come accedere al credito di imposta se hai una farmacia?

Per ottenere il credito d’imposta si deve innanzitutto verificare che l’investimento rientri tra i beni ammissibili previsti dalla normativa 4.0. Una volta individuati i beni da acquistare, la farmacia può procedere con l’acquisizione delle attrezzature assicurandosi che queste rispettino i requisiti di interconnessione e integrazione.

A questo punto la farmacia deve:

  • Compilare una perizia tecnica asseverata o una dichiarazione sostitutiva di atto notorio (per beni inferiori ai 300.000 euro) che certifichi l’idoneità del bene.
  • Conservare le fatture, di acconto e di saldo, e tutti i documenti relativi all’investimento con espresso riferimento alle agevolazioni applicabili. Se i documenti emessi non contengono queste indicazioni possono essere regolarizzati prima del controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria.
  • Includere l’indicazione del credito d’imposta 4.0 nelle scritture contabili.
  • Utilizzare il credito in compensazione tramite il modello F24.

Accedendo all’agevolazione, le farmacie possono ridurre notevolmente i costi della transizione 4.0, aggiornando laboratori, magazzini e ambienti di distribuzione al pubblico.

Quali investimenti sono ammissibili?

Gli investimenti ammissibili per il credito d’imposta beni strumentali 4.0 comprendono attrezzature e macchinari tecnologicamente avanzati, in grado di migliorare e digitalizzare le operazioni aziendali. I beni possono essere materiali e immateriali:

  • acquistati
  • in leasing
  • realizzati mediante appalto
  • realizzati in economia

Per il settore farmaceutico, gli investimenti ammissibili includono beni strumentali controllati da sistemi computerizzati, sistemi a sostegno della qualità e della sostenibilità, dispositivi per favorire l’interazione uomo-macchina e la sicurezza sul posto di lavoro ad esempio:

  • Robot di stoccaggio e sistemi automatizzati per l’immagazzinamento e il prelievo di farmaci, integrati e controllabili da remoto.
  • Sistemi di gestione del magazzino come software e hardware per monitorare in tempo reale le scorte e ottimizzare i rifornimenti.
  • Totem interattivi e distributori automatici di farmaci per facilitare l’interazione dei clienti con la farmacia, riducendo i tempi di attesa.
  • Macchinari computerizzati e tecnologie di automatizzazione dei processi operativi

Nel rispetto delle finalità del credito di imposta, i beni ammissibili devono comunque essere innovativi e funzionali alla transizione 4.0.

Come possono utilizzare il credito le farmacie 4.0?

Le farmacie 4.0 possono utilizzare il credito d’imposta per migliorare diversi aspetti della gestione aziendale, della routine operativa e del servizio ai clienti. Tra i vantaggi dell’acquisizione di beni strumentali di nuova generazione figurano ad esempio:

  • Ottimizzazione delle operazioni di laboratorio, grazie a tecnologie che velocizzano il lavoro e ne migliorano l’efficienza e la qualità.
  • Miglioramento della gestione delle scorte, attraverso strumenti e software di monitoraggio del magazzino in tempo reale.
  • Maggiore accessibilità ai clienti e grazie a soluzioni che agevolano l’accesso ai farmaci e divulgano informazioni.

In generale la farmacia può incrementare la produttività, rendere più fluidi i processi interni e fornire un servizio più rapido e completo.

Quali sono gli obblighi di comunicazione per la fruizione del credito di imposta?

Il D.L. 39/2024 (entrato in vigore il 30 marzo 2024) ha introdotto l’obbligo di comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). Le comunicazioni degli investimenti possono essere inviate tramite il portale del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) sul quale è attiva un’apposita sezione a partire dal 18 maggio 2024.

In particolare:

  • Per gli investimenti a partire dal 30 marzo 2024, la richiesta di compensazione va inviata sia in via preventiva che in via consuntiva,
  • Per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 al 29 marzo 2024, la comunicazione è soltanto in via consuntiva.

Come inoltrare la comunicazione?

Sul portale del GSE bisogna registrarsi all’Area Clienti, accedere alla sezione “Transizione 4.0 – Accedi ai questionari” e selezionare la tipologia di investimento. A questo punto è possibile compilare il modulo online.

Il modello prevede:

  • Un frontespizio, con i dati identificativi dell’impresa e l’indicazione di comunicazione preventiva o di completamento
  • La Sezione A, dove vanno inseriti i dati relativi agli investimenti in beni materiali (Allegato A, legge di Bilancio 2017) ad esempio: quando è stato o sarà effettuato l’investimento, le tipologie di investimenti effettuati, i costi agevolabili e il relativo credito d’imposta, con l’indicazione della ripartizione annuale delle compensazioni
  • La Sezione B, simile alla precedente ma dedicata agli investimenti in beni immateriali (Allegato B, legge di Bilancio 2017).

Sui moduli deve essere apposta la firma elettronica qualificata da parte del rappresentante legale o di uno dei rappresentanti legali, il cui certificato digitale deve essere in corso di validità e rilasciato da un prestatore di servizi fiduciari accreditato AgID.

Inviata correttamente la comunicazione, a seguito della riattivazione dei codici tributo da parte dell’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 25/E/2024, la farmacia può utilizzare i crediti d’imposta in compensazione indicando nel modello F24 i codici tributo 6936 e 6937 e l’anno di completamento dell’investimento.

 

Per qualsiasi dubbio o chiarimento rimandiamo al sito ufficiale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).

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