L’olio di cannabis sativa è una preparazione essenziale per la terapia a base di cannabinoidi, in quanto facilmente dosabile in base alle effettive esigenze del paziente. Esistono diversi metodi per l’estrazione dell’olio di cannabis terapeutico ma per ottenere un risultato di alta qualità è opportuno avvalersi di strumenti e tecnologie professionali e all’avanguardia. Quali sono le migliori soluzioni per i laboratori?
Che cos’è l’olio di cannabis terapeutico?
Prima di scoprire nel dettaglio le tecniche di estrazione dell’olio di cannabis, facciamo chiarezza sul prodotto. L’olio di cannabis terapeutico è un estratto concentrato della pianta di cannabis, ricco di principi attivi come il CBD (cannabidiolo) e, in alcuni casi, anche di THC in concentrazioni controllate. Viene utilizzato per scopi medici in contesti regolamentati e sempre sotto prescrizione medica.
Tra le principali applicazioni ci sono il trattamento del dolore cronico, l’epilessia farmaco-resistente, alcune patologie neurodegenerative, disturbi del sonno e stati d’ansia. In Italia, il 27 giugno 2024, il Ministero della Salute ha approvato un decreto che stabilisce che le composizioni per uso orale di CBD (cannabidiolo) sono acquistabili in farmacia con prescrizione medica non ripetibile. In altri Paesi europei l’olio di cannabis sativa è disponibile anche in commercio senza prescrizione.
Come viene prodotto l’olio di cannabis in farmacia?
In farmacia, l’olio di cannabis viene prodotto partendo da infiorescenze certificate, decarbossilate e successivamente estratte. Le farmacie galeniche preparano l’olio seguendo scrupolosamente protocolli precisi per garantire la stabilità e la standardizzazione del principio attivo. Una volta ottenuto l’estratto, questo viene diluito in oli vegetali (di solito olio di oliva) per facilitarne la somministrazione orale. Il prodotto finale è dosato e confezionato in flaconi con contagocce, pronto per l’utilizzo terapeutico.
Metodi di estrazione dell’olio di cannabis
Se hai un laboratorio farmaceutico abilitato alla produzione di olio di cannabis saprai che l’efficacia dell’olio dipende anche dal metodo di estrazione. La tecnica di estrazione influisce sia sulla qualità che sulla purezza del prodotto finale, determinando anche la sua sicurezza e utilità per il paziente. I principali metodi di estrazione della resina utilizzati rientrano:
Estrazione resina a secco
L’estrazione a secco, o estrazione Dry shift, è una tecnica meccanica che non impiega solventi chimici ed è molto diffusa. La materia vegetale viene agitata delicatamente su appositi setacci sterili a temperature controllate per far staccare i tricomi di resina, che contengono i principi attivi. Il risultato è una resina purissima che servirà alle preparazioni galeniche. In questo processo un estrattore a secco e una pressa per estrazione resina sono gli strumenti fondamentali per una lavorazione naturale e sicura.
Estrazione cannabis con solventi
Un secondo metodo estrattivo impiega solventi come l’ etanolo per sciogliere i principi attivi contenuti nella cannabis. L’estrazione con etanolo è tra le più diffuse in ambito farmaceutico e garantisce un prodotto finale privo di batteri o funghi, che l’alcol uccide. L’etanolo agisce come solvente efficace per estrarre sia cannabinoidi che terpeni. Dopo l’estrazione, l’etanolo viene eliminato tramite evaporazione sotto vuoto, lasciando un olio concentrato e pulito.
Questo metodo è apprezzato per la sua versatilità e la capacità di lavorare con grandi volumi. È un processo che può produrre un olio CBD potente, ma richiede particolare attenzione per la rimozione completa dei residui chimici. La complessità del processo è il livello di rischio dato dall’uso dell’alcol rendono questa tecnica non sempre indicata per la produzione in piccoli laboratori.
Estrazione con idrocarburi
L’utilizzo di idrocarburi leggeri, come butano, propano o esano, consente di ottenere estratti di olio di cannabis con un procedimento simile all’estrazione con etanolo. Le infiorescenze vegetali sono inserite in un contenitore a chiusura ermetica dove viene poi iniettato il solvente chimico scelto. Attraversando la sostanza vegetale, il solvente estrae gli oli essenziali che ne contengono i principi attivi: cannabinoidi, terpeni e flavonoidi.
Dopo l’estrazione si eliminano per evaporazione i residui di solvente per ottenere un olio sicuro e adatto al consumo. Questa tecnica è molto efficace ma richiede impianti affidabili e personale qualificato, data l’infiammabilità dei solventi. Se ben gestita, l’estrazione con idrocarburi produce un olio di elevata qualità.
Estrazione con Tecnica Rosin
Metodo semplice ma efficace, l’estrazione Rosin prevede l’uso di una pressa a caldo che esercita pressione sulle infiorescenze di cannabis sativa. In questo modo si ottiene una resina ricca di cannabinoidi senza usare solventi e senza il rischio di residui indesiderati. Grazie all’utilizzo di una pressa professionale puoi controllare temperatura e pressione, migliorando sia la qualità che la resa del prodotto finale.
Estrazioni con oli vegetali
Alcuni laboratori utilizzano un metodo a base di oli vegetali (come l’olio di oliva o di cocco) per estrarre i cannabinoidi dalla pianta. È una tecnica molto sicura, adatta anche a piccole produzioni, ma meno efficiente dal punto di vista della concentrazione di principio attivo ottenuto. L’olio di cannabis che ne deriva può essere usato direttamente, ma ha una conservabilità inferiore rispetto a quello ottenuto con gli altri metodi.
Estrazione supercritica CO2
L’estrazione supercritica con CO2, anche detta “estrazione CO2”, è la tecnica più avanzata e comunemente usata. Si basa sull’utilizzo di anidride carbonica (CO2) portata in uno stato supercritico, ovvero una condizione in cui presenta caratteristiche sia liquide che gassose. In questo stato, la CO2 diventa un potente solvente capace di penetrare nella materia vegetale e sciogliere selettivamente cannabinoidi, terpeni e altri composti desiderati.
Uno dei vantaggi di questa tecnica è la possibilità di modulare la temperatura e la pressione per ottimizzare la resa e la purezza dell’estratto. A differenza dei metodi a base di solventi organici, l’estrazione con CO2 non lascia residui tossici nel prodotto finale e garantisce una qualità farmaceutica superiore.
L’investimento iniziale richiesto per l’acquisto e la manutenzione dell’impianto è tuttavia più elevato, anche se compensato dalla standardizzazione, sicurezza e qualità dell’olio di cannabis ottenuto.
La tecnologia MultiGel per l’estrazione della cannabis
MultiGel è il punto di riferimento per i laboratori che cercano soluzioni affidabili e innovative nel campo dell’estrazione farmaceutica dell’olio di cannabis terapeutico. Le nostre tecnologie sono interamente Made in Italy, progettate per garantire sicurezza, precisione e facilità d’uso anche nelle produzioni professionali. Tra gli strumenti per la produzione di olio di cannabis terapeutico di elevata qualità mettiamo a tua disposizione:
Pressa per Cannabis
La pressa TC di MultiGel è una macchina che garantisce efficienza e qualità elevata nella pressatura e filtrazione di oli e resine di cannabis. Grazie al suo sistema oleodinamico avanzato, questa pressa per cannabis è ideale per laboratori, farmacie e piccole produzioni che richiedono un sistema professionale. Progettata per un facile utilizzo e un ingombro ridotto, la pressa TC è una soluzione affidabile, versatile e studiata per agevolare la pulizia quotidiana.
Forno per decarbossilazione Cannabis
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